AUTOMOTORETRO’: TORINO E LA SEMPREVERDE PASSIONE PER I MOTORI

DI FADDA MIRIAM ANDREA

Che Torino abbia l’automobile nel sangue, è noto a tutti. Auto, però, non vuol dire solo Fiat: vuol dire anche passione, storia, collezionismo, adrenalina, innovazione. Un mix perfetto che anche quest’anno ha fatto ruggire i motori alla 39esima edizione di Automotoretrò & 12esima di Automotoracing, nella storica sede del Lingotto.

Gli spazi dei diversi padiglioni sono stati un susseguirsi di grandi nomi e squisite chicche: dalla Aurelia B24 S “del Sorpasso”, alla Fulvia HF di Munari trionfatrice nel Montecarlo 1972, per soffermarsi sulla Fiat 1100/103 Vignale. Ma anche linee decise d’oltreoceano: una Corvette fiammeggiante, una Buick rosa metallizzato per un salto diretto negli anni ’60, una Camaro dal cofano aperto che poteva sentir ruggire anche a motore spento. E ancora Roll Royce, Jaguar (compresa la E-type di Diabolik!), Ferrari, Lotus: ce n’è stato davvero per tutti i gusti! Anche gli amanti delle due ruote hanno avuto di che deliziare gli occhi: graziosissime Vespa 125 perfettamente restaurate, scintillanti esemplari di Indian degli anni ’70 accompagnate dalle più opache e cattive versioni 2022 e molto altro.

Se vi state immaginate la solita (e, alla lunga, monotona) esposizione di modelli classici e nuovi sbagliate di grosso: nella sezione più adrenalinica dell’evento, l’Automotoracing, si è potuto assistere, nella pista allestita ad hoc all’aperto, ad un agguerritissimo Toni Cairoli destreggiarsi su di un circuito tutto curve e sgommate -tanto per fare un nome, ma uno di quelli con la N maiuscola. “La Grande Sfida” promessa dall’evento, grande lo è stata davvero: otto tra i migliori piloti di fama nazionale ed internazionale, a bordo di R5 di ultima generazione, e otto campionesse di rally alla guida di Peugeot 208 R2B si sono sfidati sotto gli occhi attenti degli appassionati.

Neanche gli amanti dell’ambiente sono rimasti delusi: l’innovativo format Automoto Green Future ha guardato proprio al mondo green, proponendo prodotti e mezzi di trasporto che vogliono in primis rispettare l’ambiente e minimizzare l’impatto che la mobilità ha su di esso.

L’AMR si è dimostrato un evento non solo per appassionati delle due e quattro ruote, ma anche per curiosi, famiglie e giovani accomunati da un’unica passione: quella per i motori.

E Torino, dalla sua, ha dimostrato di essere ancora (nonostante quello che si dice in giro) in grado di regalare grandi emozioni.